Il settore della PMA è sempre più aperto all’abbattimento dei confini nazionali, al movimento di gameti ed embrioni tra i centri specializzati, alla creazione di network internazionali di cliniche. Uniformare la classificazione morfologica degli embrioni è dunque un obiettivo fondamentale. In questo studio voluto dalla Società italiana di Embriologia e riproduzione e ricerca (Sierr), con autori del gruppo GeneraLife, prima firma Danilo Cimadomo (Science and Research Manager), pubblicato su RBMo, ha messo in luce le disparità di valutazione tra diversi centri, migliorabili mediante dei programmi di training interattivo. Il futuro dell’automazione e dell’AI aiuteranno a standardizzare ancor di più questo fondamentale parametro di valutazione in PMA, notano gli esperti.

Uniformare la classificazione morfologica degli embrioni è, secondo quanto suggeriscono gli autori, essenziale per arrivare ad azzerare la soggettività del giudizio degli embriologi in questo tipo di valutazione, così importante nei cicli di trattamento. Nello studio si auspica la standardizzazione dei parametri di analisi, anche con l’introduzione di sistemi di automazione, per unificare la comunicazione fra i differenti centri di Pma.