L’ultimo articolo di GeneraLife pubblicato su Human Reproduction.
Le evidenze scientifiche in uno studio pubblicato sulla rivista ‘Nutrients’
Nuove evidenze sul profilo costo-efficienza di questo protocollo
Uniformare la classificazione morfologica degli embrioni è un obiettivo fondamentale.
Questo studio – commentano Filippo Maria Ubaldi e Laura Rienzi, direttori scientifici del gruppo GeneraLife, fra gli autori del nuovo lavoro – mostra quanto la diagnosi genetica pre-impianto sia attendibile e utile per l’ottimizzazione dei risultati della PMA.
Il primo articolo mai pubblicato a firma di tutti i centri GeneraLife analizza lo stato dell’arte per la valutazione del successo di un trattamento di PMA.
Lo studio osservazionale ha preso in considerazione 2.688 trasferimenti di singole blastocisti euploidi vitrificate condotti in un centro di fecondazione in vitro tra maggio 2013 e marzo 2020.
Come sarà il laboratorio di embriologia e andrologia nel 2030? Esperti e pionieri della Procreazione Medicalmente Assistita hanno provato a rispondere a questa importante domanda.
Un primo risultato importante che possiamo trarre dal lavoro, dunque – spiega Gemma Fabozzi – è aver messo in luce la rilevanza del BMI nel tasso di natalità, anche quando la paziente è in ‘semplice’ sovrappeso, non obesa.
Un nuovo studio che approfondisce l’impatto del fattore maschile di infertilità sui risultati della procreazione medicalmente assistita.